Aria

AMBIENTE

L’impegno per la qualità dell’aria. L’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) è il “piano maestro” di riferimento che impone limiti sempre più sfidanti anche riguardo alle emissioni in atmosfera.

Nel 2009, il Ministero dell’Ambiente ha rilasciato a Sarluxprima raffineria a ottenerla in Italiaquesta importante autorizzazione che permette l’esercizio dell’impianto in virtù del rispetto dei limiti di emissioni. Nel 2017 Sarlux ha conseguito il rinnovo del riesame complessivo del sito.

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IL MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ DELL’ARIA

La qualità dell’aria e la riduzione delle emissioni atmosferiche rappresentano un aspetto fondamentale per Sarlux perché legato alla salute dei lavoratori e dei cittadini dei vicini centri abitati.

Centraline fisse

La qualità dell’aria all’esterno dello stabilimento è controllata da due reti di monitoraggio. Sarlux gestisce quattro proprie centraline di monitoraggio e l’ARPAS gestisce tre centraline di proprietà della Regione Sardegna.

La rete nel suo complesso fornisce indicazioni – quasi in tempo reale – sulle variazioni dei parametri significativi per la qualità dell’aria, al fine di verificare che i valori di concentrazione di sostanze inquinanti siano sempre al di sotto dei valori limite fissati dalla legge. Questo controllo costante consente di intervenire con tempestività qualora sia necessario.
I dati rilevati dalle centraline risentono dei contributi di tutte le sorgenti di emissione presenti nell’area, sia di tipo industriale, sia di tipo urbano, sia di tipo extra urbano, come il traffico veicolare.

Ciascuna delle quattro stazioni Sarlux (Villa d’Orri, Sarroch, Porto Foxi e Deposito nazionale) e la rete dell’ARPAS sono quindi attrezzate con analizzatori in grado di misurare in continuo la concentrazione nell’aria di anidride solforosa (SO2), ossidi di azoto (NOx), polveri, PM10, monossido di carbonio (CO), anidride carbonica (CO2) e altri inquinanti come idrogeno solforato (H2S), benzene (idrocarburi) e ozono.
La stazione situata nell’area del Deposito nazionale è, inoltre, integrata con una stazione di rilevamento meteoclimatica.

Ubicazione delle stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria ARPAS
Indicatori biologici

Lo stato della qualità dell’aria può essere monitorato anche con indicatori di tipo biologico e attraverso studi sulla biodiversità. I muschi epifiti, ossia i muschi che vivono sul tronco degli alberi, sono i bioindicatori più utilizzati per questo tipo di analisi, perché la ricchezza di biodiversità corrisponde alla salubrità dell’ambiente: la metodologia è basata su una misura della biodiversità, ossia dell’abbondanza delle diverse specie muscinee.

Da oltre vent’anni, il dipartimento di Scienze della vita e dell’ambiente dell’Università di Cagliari conduce, in una vasta area che interessa l’entroterra di Sarroch, una campagna di controllo sullo stato di salute della vegetazione, adottando anche la metodologia dei muschi epifiti per il biomonitoraggio della qualità dell’aria.
Il giudizio fa riferimento ai valori dell’Indice di Purezza Atmosferica (IAP, Index of Atmospheric Purity) e l’analisi conferma che nel 2023, così come nell’ultimo quadriennio, la qualità dell’aria rientra nella fascia intermedia rispetto agli estremi della scala di valutazione (classi da 1 a 7) dell’indice IAP.

Nell’area di indagine viene svolta anche una campagna di controllo visivo sullo stato di salute delle diverse specie vegetali e mediante verifica del bioaccumulo di sostanze inquinanti. Dai risultati delle rilevazioni sul campo emerge che il bioaccumulo di tali sostanze nell’area d’indagine si conferma inferiore alle medie annuali italiane ed europee.

Ubicazione delle stazioni di biomonitoraggio di qualità dell’aria gestite dall’Università di Cagliari
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evitate oltre 325 mila tonnellate CO2

grazie a investimenti in efficienza energetica nel periodo 2016-2019

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IL CONTROLLO DELLE EMISSIONI ATMOSFERICHE

Il Gruppo ha adottato nel tempo importanti misure di miglioramento continuo: dalla scelta delle materie prime alla migliore qualità dei combustibili utilizzati, fino ai programmi di efficienza energetica, con conseguente riduzione del combustibile bruciato e quindi di minori emissioni atmosferiche.

La particolare attenzione verso la qualità dell’aria e la riduzione delle emissioni atmosferiche si concretizza anche in una serie di interventi di miglioramento tecnologico degli impianti, anche andando ben oltre le disposizioni delle autorità di controllo.
Il parametro di riferimento è quello delle migliori tecnologie disponibili (Best Available Technologies).
Inoltre, è importante il ruolo delle procedure e dei sistemi di gestione, che garantiscono una sempre maggiore compatibilità ambientale delle attività svolte nel sito.

I risultati premiano questo lavoro: le emissioni della raffineria, certificate da enti terzi, sono ampiamente al di sotto dei limiti di legge indicati dall’AIA.

Fonti: Dichiarazione Ambientale Sarlux 2023 e Bilancio di sostenibilità Saras 2023
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