Esercitazione di soccorso marittimo, antincendio, antinquinamento e security davanti ai pontili degli impianti Sarlux
L’operazione chiamata “Seasubsarex” ha visto impegnati
il personale Sarlux Operations e Shipping
con il coordinamento del 13° Centro secondario di Soccorso marittimo (Mrsc) di Cagliari.
In rada, a Sarroch, sono arrivate anche le motovedette di Guardia costiera,
Vigili del fuoco, Carabinieri e Guardia di finanza, nonché il Chimico del Porto,
personale del 118 e della Croce rossa,
i servizi tecnico-nautici (rimorchiatori, piloti del porto di Sarroch e ormeggiatori)
e il mezzo antinquinamento della società Castalia,
messo a disposizione dal Ministero dell’Ambiente.
Su richiesta dell’Autorità Marittima, sono state messe in atto
tutte le misure previste per i differenti livelli di security
contemplate dal Piano interno dello stabilimento
per quanto concerne gli impianti sud e nord.
Nell’esercitazione è stata simulata l’esplosione sul lato sinistro
di una nave battente bandiera di Singapore, ormeggiata al pontile 1 della raffineria.
Di lì, un (finto) un incendio e poi il conseguente sversamento in mare
di una notevole quantità di gasolio, oltre ad alcuni marittimi feriti e caduti in mare.
La prova ha consentito di verificare i tempi di reazione
e la qualità degli interventi di dispositivi
e risorse per affrontare situazioni di emergenza.
Il presidio a tutela dell’ambiente marino e della sicurezza del personale
che opera nei terminali marini Sarlux di Sarroch
è garantito dalla presenza continua, 24 ore su 24, di uomini e mezzi
pronti a operare per ogni evenienza.
Presenza che si inserisce in una generale politica molto rigorosa in tema di
screening preventivo delle navi che possono attraccare ai pontili di Sarroch:
ancora prima che divenisse obbligo di legge, infatti, il Gruppo ha introdotto
una serie di regole severe che tutte le navi devono rispettare.
Innanzi tutto, il requisito del doppio scafo
sia per il trasporto di grezzi e olii combustibili
sia per quello di benzine, cherosene e gasoli.
Una volta attraccate ai terminali marini sud e nord,
a bordo di tutte le petroliere salgono ispettori nominati da Sarlux
con il compito di verificare che le operazioni avvengano in totale sicurezza,
anche sotto il profilo ambientale.