8 aprile 2016  -  
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Nel cuore dell'area industriale con i tecnici dell'indotto Sarlux

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Carpentieri, ponteggisti, muratori, addetti alle sabbiature e al controllo di efficienza e affidabilità del sito industriale Sarlux di Sarroch. In totale, sono oltre 1.000 i tecnici, dipendenti di circa 57 ditte, coinvolti nei lavori di fermata (manutenzioni importanti) che si sono conclusi a fine marzo. In due mesi, le maestranze di Sarroch e, in generale, della provincia di Cagliari, hanno eseguito complessivamente oltre 580 interventi. Alcuni sono stati particolarmente complessi, e sono serviti a rendere gli impianti del Gruppo Saras sempre più efficienti, soprattutto sotto il profilo delle prestazioni ambientali. Il tutto è stato realizzato nei tempi previsti, e nelle migliori condizioni di sicurezza. I dati sulla forza lavoro rivelano le figure più richieste: addetti alle opere civili (59 per cento) e meccanici (31 per cento). Seguono strumentisti (4 per cento), elettricisti (3 per cento) e macchinisti (3 per cento).

 

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Nel grafico a torta sono rappresentate le categorie di specialisti di cui si è avvalsa Sarlux durante le manutenzioni di febbraio e marzo 2016. Quasi tutti i tecnici sono espressione del territorio

 

Operatori esperti hanno sostituito scambiatori, controllato decine di valvole, monitorato le performance delle strumentazioni, quando le macchine sono state fermate, appunto. Ne hanno valutato lo “stato di salute” e sono intervenuti laddove era necessario, secondo un preciso piano di manutenzione-investimento, nel nome di un controllo costante del funzionamento delle varie aree del sito. Distinti in squadre, con il costante coordinamento di personale Sarlux, gli addetti hanno realizzato ponteggi, saldato parti metalliche, effettuato sabbiature, regolato valvole, spesso in condizioni difficili, come quando si opera al chiuso di spazi confinati.

 

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Mani sapienti appartenenti ai tecnici specializzati cresciuti professionalmente nell’indotto dell’area industriale di Sarroch. In gran parte, si tratta di personale residente nella provincia di Cagliari: il 90 per cento circa dei fondi destinati a questa tornata di manutenzione, infatti, è andato a ditte del territorio.

 

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La maggior parte delle lavorazioni è affidata a imprese sarde

 

Il Lavoro e la Sicurezza

A fare da ombrello a qualsiasi attività, che si tratti di opere civili oppure di interventi sofisticati su parti di impianti, c’è la formazione del personale e l’informazione completa fornita ai dipendenti delle ditte d’appalto sulle rigide procedure di sicurezza. In Sarlux si osservano ovviamente con rigore tutte le disposizioni di legge, che prevedono una serie di procedure che si dipanano lungo tutto il giorno di fermata, talvolta nelle 24 ore. In aggiunta, l’azienda ha introdotto ulteriori presidi e controlli, come la “patente di sicurezza”, le verifiche in campo e l’osservazione dei comportamenti dei dipendenti – diretti e indiretti – secondo il principio della BBS, che sta per “Behavior Based Safety”, Sicurezza basata sul comportamento. Si tratta di un metodo che prevede la valutazione a vista del modo in cui gli operatori si comportano o agiscono, anche nei movimenti più semplici o banali. Una volta osservati, in caso di errori o azioni che possano essere preludio di comportamenti poco sicuri l’operatore riceve un richiamo che ha lo scopo di correggere la cattiva pratica, in modo da prevenire qualsiasi possibile infortunio. Durante le fermate ispezioni, controlli, riunioni informative e tanti altri presidi si moltiplicano, fino a creare una sequenza virtuosa che segue di pari passo l’attività di cantiere. Quanto ai controlli, in questa tornata di lavori i controlli sul campo hanno consentito di registrare ben 30.000 comportamenti assunti dagli operatori, nel corso di  700 osservazioni, che hanno fruttato 520 feedback. Il risultato è stato molto soddisfacente: il 98 per cento delle osservazioni ha avuto esito positivo. Infine, il gruppo di monitoraggio si è riunito per almeno 50 volte, praticamente ogni giorno della fermata, se si escludono i weekend.

 

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Un giorno “in fermata”, tra cantieri e briefing di coordinamento

Un cantiere sicuro è un posto dove tutti gli operatori condividono le giuste informazioni: la consapevolezza di ciò che accade attorno a sé, fa la differenza per un addetto alla manutenzione. Il primo obiettivo, dunque, è quello di eliminare le “interferenze” tra un lavoro e un altro, ovvero quelle azioni da parte di un gruppo di tecnici che possano creare disturbo al lavoro dei colleghi del cantiere vicino. Le parole chiave sono coordinamento e informazione. Un lavoro pianificato da esperti esterni all’azienda (terzietà prevista per legge), come il coordinatore della sicurezza di progettazione e il coordinatore della sicurezza in esecuzione, talvolta coincidenti. Questa figura dirige un’orchestra complessa, in perfetta sintonia con i settori Sarlux di Manutenzione, Operations, Sicurezza prevenzione e protezione.

Ore 7: dal briefing ai controlli incrociati sul cervellone elettronico

Si inizia di primo mattino, con il briefing delle 7 tra gli uomini della Manutenzione e i referenti delle ditte d’appalto. Poco dopo, alle 8, il coordinatore della sicurezza accende il cervellone elettronico che fornisce il quadro completo di tutte le attività di fermata: il sistema elettronico di gestione dei permessi di lavoro consente anche di verificare le informazioni già raccolte sulle attività pianificate per la giornata. A questo punto, la giornata di lavoro può iniziare: gli operativi scendono in campo, seguiti poi dagli ispettori.

Ore 8,30: iniziano le verifiche in campo

Il controllo delle attività di cantiere è parte integrante dei lavori di fermata. Verifiche e ispezioni vengono portati avanti da tanti soggetti, con diversi metodi. Le finalità sono varie. In generale, i controllori testano il livello di conoscenza dei singoli lavori da effettuare da parte degli operatori. Oppure, valutano la loro consapevolezza dei presidi di sicurezza dislocati nel sito industriale. Le ispezioni consentono di capire se siano o meno necessari supplementi di formazione o informazione, che Sarlux predispone nell’immediato.

Ore 10: prima riunione di coordinamento

Il coordinatore della sicurezza incontra i referenti delle varie ditte, i delegati delle funzioni Sarlux di Spp, Manutenzione e Operations per pianificare le attività dei vari cantieri di fermata. L’obiettivo è quello che consentire a tutti i lavoratori di svolgere il proprio compito senza interferenze da parte del vicino di cantiere. Fondamentale la cooperazione da parte dei lavoratori dell’indotto.

Ore 13: il bilancio delle ispezioni

Durante la mattina si sono tenuti diversi meeting tra le varie funzioni e gli operatori esterni. Nel frattempo, gli ispettori sono andati in campo per verificare che tutte le attività procedano nel rispetto degli standard di sicurezza. A fine mattina il coordinatore della sicurezza può riunire il suo team per fare il bilancio quotidiano sul livello di preparazione degli addetti ed individuare eventuali azioni di miglioramento. Serviranno poi ad orientare eventuali interventi formativi ad hoc.

Ore 16: nuovo incontro con le ditte d’appalto

È una sorta di anticipazione di quanto avverrà il giorno seguente: il coordinatore della sicurezza apprende le prime informazioni sulle attività del giorno successivo, in modo da impostare il lavoro che dovrà sviluppare e perfezionare l’indomani.

Ore 17-19: continuano le verifiche in campo

Per tutta la serata gli addetti al controllo del rispetto delle norme e dei comportamenti sicuri perlustrano le aree del sito industriale interessate dalle fermate. Si tratta di un importante momento di confronto fra chi imposta i piani di sicurezza, chi li coordina, gli addetti delle ditte che possono lavorare nel sito solo se in possesso della “patente di sicurezza” e il personale Sarlux, che sovrintende a tutte le operazioni. Ma dopo le 19, in alcuni casi la manutenzione non si ferma: alcune attività vengono portate avanti per tutta la notte.

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