RAIn 2017: come sarà la Sardegna di domani?
Una grande azienda, un’associazione di innovatori, uno degli istituti scolastici migliori d’Italia e una direzione scolastica regionale particolarmente attenta al rapporto tra scuola e mondo del lavoro. È il mix che ha fatto decollare la terza edizione del Premio “RAIn – Raccontami l’Avvenire e l’Innovazione”, presentata martedì 17 gennaio all’Istituto Primo Levi di Quartu Sant’Elena. Per partecipare al contest, gli studenti sardi di III, IV e V superiore dovranno inviare un video di 3 minuti nel quale raccontare una innovazione fondamentale per il nostro futuro. (BANDO IN PDF)
Alla platea di ragazzi sono stati mostrati interviste ai loro colleghi, gli studenti che hanno vinto le precedenti edizioni, così come i filmati da loro realizzati. “Lo scopo del concorso – ha detto Francesco Marini, presidente Sarlux (Gruppo Saras) – è quello di mettere alla prova la vostra capacità di immaginare il futuro. Innovare, per noi, vuol dire fare sempre meglio”. Entusiasta il direttore scolastico regionale, Francesco Feliziani: “Il concorso RAIn mi piace principalmente per due motivi: primo perché è chiaro che abbiamo di fronte un’azienda che vuole condividere le sue conoscenze con gli studenti, e poi perché è un concorso molto democratico, la cui competizione si gioca anche su cose minime. Si può innovare con pochissimo. La scuola ha il compito di fornire stimoli e opportunità agli studenti. E oggi con questo concorso lo stiamo facendo”. Simone Ferrari, docente universitario e coordinatore di Sardegna 2050, l’associazione di esperti di innovazione co-ideatrice del Premio RAIn, ha ricordato come l’innovazione e il cambiamento debbano partire proprio dalle scuole: “L’importante è aprire la mente, cambiare il proprio punto di vista e immaginare la Sardegna dei prossimi anni”.
Oltre a partecipare al contest, gli studenti potranno raccontare il dietro le quinte con foto o video di “backstage” e alimentare così le pagine Facebook e Instagram del Premio RAIn 2017, un’interfaccia per dialogare e trarre ispirazione. Troveranno infatti le infografiche esplicative del bando, oppure storie o eventi legati al progresso della storia dell’umanità.
Non è un caso che la III edizione di RAIn sia partita dall’istituto tecnico economico e tecnologico intitolato a Primo Levi. Qui hanno studiato i ragazzi che hanno dato vita alla start up innovativa Hangreen, inventori del “giardino verticale”: un’opera realizzata a partire da un vecchio pallet che sfrutta un dispositivo in grado di individuare la temperatura, la luminosità dell’ambiente e l’umidità del terreno, in modo da garantire alla pianta le migliori condizioni di crescita possibili. Le informazioni possono essere poi visualizzate sullo smartphone e sulla struttura stessa. Così si sa sempre quando annaffiare o fornire cure alle piante. Inoltre, il Levi è stato inserito nell’elenco delle migliori scuole d’Italia dal sito Eduscopio.it, che ha valutato i risultati ottenuti dalle matricole universitarie in relazione agli studi superiori.